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L'analisi statistica utilizza caratteri qualitativi e quantitativi per descrivere fenomeni. Caratteri come l'altezza (quantitativo) o il colore degli occhi (qualitativo) sono essenziali per interpretare dati e supportare decisioni, specialmente in ambito educativo dove valutazioni e tendenze diventano fondamentali per il miglioramento dei processi di apprendimento.
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Nominali
I caratteri nominali non implicano alcun ordine tra le loro modalità
Ordinali
I caratteri ordinali presentano un ordine intrinseco che permette di stabilire una gerarchia tra le modalità
Discreti
I caratteri discreti assumono valori interi e sono tipicamente il risultato di conteggi
Continui
I caratteri continui possono assumere qualsiasi valore all'interno di un intervallo continuo e sono spesso misurati con strumenti di precisione
I caratteri quantitativi come il punteggio ottenuto in un test o l'età degli studenti forniscono informazioni misurabili e confrontabili
Nominali
I caratteri qualitativi nominali come il genere o il campo di studi possono essere utilizzati per esaminare la distribuzione e la diversità all'interno di un gruppo
Ordinali
I caratteri qualitativi ordinali come il livello di soddisfazione degli studenti o il grado di difficoltà percepito in un corso permettono di ordinare le risposte e di identificare tendenze
I caratteri qualitativi nominali sono adatti per analisi descrittive di base, come la determinazione delle frequenze
Analisi non parametriche
I caratteri qualitativi ordinali permettono di effettuare analisi più sofisticate, come il calcolo di percentili o l'uso di test non parametrici
Analisi inferenziali
I caratteri quantitativi, sia discreti che continui, consentono l'applicazione di una vasta gamma di metodi statistici, inclusi quelli inferenziali, che possono portare a scoperte significative e a una comprensione più profonda dei fenomeni studiati