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La divisione dell'hegelianismo in Destra e Sinistra Hegeliana segna un punto cruciale nella filosofia post-Hegel. Mentre i Destri Hegeliani vedevano nello Stato prussiano l'incarnazione della ragione, i Sinistri Hegeliani, tra cui Ludwig Feuerbach e Karl Marx, promuovevano un approccio critico verso la religione e la società, ponendo le basi per il materialismo storico e la sociologia.
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I Destri Hegeliani sostenevano una lettura ortodossa e conservatrice del pensiero hegeliano, vedendo nella realtà dello Stato prussiano l'incarnazione della ragione
I Destri Hegeliani ritenevano che la filosofia hegeliana fosse compatibile con il Cristianesimo tradizionale
I Destri Hegeliani interpretavano la famosa affermazione hegeliana "ciò che è reale è razionale" come una legittimazione dello status quo
I Sinistri Hegeliani adottavano un approccio critico e progressista, sostenendo che la dialettica hegeliana dovesse essere applicata per trasformare la società e promuovere il progresso
I Sinistri Hegeliani interpretavano la filosofia hegeliana come uno strumento per il superamento delle strutture esistenti, inclusa la religione, vista come un ostacolo al raggiungimento della libertà umana
I Sinistri Hegeliani ribaltavano l'assunto hegeliano in "ciò che è razionale deve diventare reale", interpretando la filosofia come uno strumento per il superamento delle strutture esistenti
Feuerbach introdusse il concetto di alienazione religiosa, sostenendo che la religione fosse il risultato di un processo in cui l'uomo proietta le proprie qualità essenziali in un ente divino
Feuerbach pose le basi per un umanesimo ateo, affermando che la comprensione della religione come proiezione umana potesse liberare l'individuo e permettergli di riconoscere il proprio valore e potenziale
La critica di Feuerbach influenzò profondamente pensatori successivi, come Karl Marx, che estese il concetto di alienazione ad altre sfere della vita sociale
Marx sviluppò una critica complessiva della società capitalistica, focalizzandosi sulla condizione di alienazione del proletariato
Secondo Marx, l'alienazione del lavoratore si manifestava in quattro dimensioni: dall'atto della produzione, dal prodotto del lavoro, dalla propria natura di essere specie e dai rapporti con gli altri lavoratori
Marx vedeva la soluzione a questa alienazione nella rivoluzione proletaria e nell'instaurazione di una società comunista, in cui la proprietà privata dei mezzi di produzione sarebbe stata abolita
Il materialismo storico è la metodologia sviluppata da Marx per analizzare e interpretare la storia umana, secondo cui la base materiale della società determina la sovrastruttura
Secondo Marx, la storia è caratterizzata da una successione di modi di produzione, ognuno dei quali è superato da un successivo attraverso conflitti di classe
La lotta finale, secondo Marx, sarebbe stata quella tra il proletariato e la borghesia, culminando nella rivoluzione comunista e nella creazione di una società senza classi
Il Positivismo rifiuta le spiegazioni metafisiche e teologiche a favore di un approccio basato sulle scienze empiriche
Secondo Comte, la società si evolve dallo stadio teologico, attraverso quello metafisico, fino a raggiungere lo stadio positivo, caratterizzato dall'applicazione scientifica alla società
La sociologia, considerata la scienza suprema in questo stadio, si propone di studiare e comprendere le leggi sociali per migliorare la condizione umana
Il Positivismo influenzò anche il pensiero di altri studiosi come Malthus, con le sue teorie sulla popolazione
Il Positivismo ebbe un impatto anche sul pensiero di Mill, con i suoi contributi all'utilitarismo e alla libertà individuale
Il Positivismo influenzò anche l'evoluzionismo di Darwin e Spencer, che applicarono l'idea della selezione naturale e della sopravvivenza del più adatto anche al contesto sociale