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Giuseppe Parini, poeta e intellettuale del XVIII secolo, emerge come figura chiave dell'Illuminismo italiano. Nato in Brianza in una famiglia modesta, si formò a Milano, divenendo sacerdote e poi precettore nell'alta società. Critico dell'aristocrazia decadente, nel 'Dialogo sopra la nobiltà' espose la sua visione di una nobiltà basata su virtù e talenti, influenzando la riforma educativa lombarda.
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Giuseppe Parini nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio Parini, in Brianza, in una famiglia di modeste condizioni economiche
Studi presso il Collegio di Sant'Alessandro
All'età di nove anni, Parini fu inviato a Milano per studiare presso il Collegio di Sant'Alessandro, gestito dai padri barnabiti
Formazione iniziale affidata ai parroci locali
La sua formazione iniziale fu affidata ai parroci locali, ma non emerse per particolari doti accademiche
Scelta educativa diversa da quella dei gesuiti
La scelta di studiare presso il Collegio di Sant'Alessandro, aperto anche a studenti di estrazione sociale meno elevata, differiva dall'approccio dei gesuiti, focalizzato sull'aristocrazia
Nel 1754, Parini fu ordinato sacerdote, una decisione che sembra essere stata più una convenienza pratica che una vera vocazione
Nonostante le difficoltà economiche, Parini pubblicò nel 1752 il suo primo lavoro poetico, "Alcune poesie di Ripano Eupilino"
Nel 1754, Parini fu ordinato sacerdote, una decisione che sembra essere stata più una convenienza pratica che una vera vocazione
Grazie all'amicizia con Gian Domenico Soresi, Parini ottenne la protezione della duchessa Maria Vittoria, appassionata di arte e letteratura
Grazie all'amicizia con Gian Domenico Soresi, Parini divenne precettore nella famiglia dei duchi Serbelloni, una delle più influenti di Milano
L'ingresso nell'Accademia dei Trasformati, rilanciata da Giuseppe Maria Imbonati, fu fondamentale per la crescita intellettuale di Parini
L'ambiente accademico e l'osservazione diretta dell'aristocrazia fornirono a Parini spunti preziosi per la sua opera, portandolo a sviluppare un classicismo aperto e cosmopolita
Il "Dialogo sopra la nobiltà", scritto intorno al 1757, riflette l'influenza dell'Illuminismo e la critica sociale di Parini
Attraverso il personaggio del poeta, Parini contesta i pregiudizi dell'aristocratico, sostenendo che la vera nobiltà non è data dall'appartenenza a una casata, ma dalle virtù e dai talenti personali
Dopo aver lasciato i Serbelloni, Parini si dedicò alla riforma dell'istruzione pubblica e collaborò con l'amministrazione austriaca per la riforma dell'istruzione superiore in Lombardia