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L'influenza ellenistica sulla poesia romana e la nascita della corrente neoterica segnano un'epoca di profonda trasformazione culturale. Poeti come Catullo e Nevio adottano temi greci, rivoluzionando la letteratura con opere di amore e mitologia.
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La poesia romana fin dalle sue origini è stata profondamente influenzata dalla cultura e dalla letteratura greca, in particolare dall'epoca ellenistica
La traduzione dell'Odissea ad opera di Livio Andronico è un esempio precoce di come i Romani iniziassero ad assimilare la letteratura greca
Poeti come Gneo Nevio ed Ennio introdussero forme e temi letterari greci, adattandoli al contesto romano
Gli autori romani, influenzati dalla cultura alessandrina, esplorarono diversi generi letterari e contribuirono all'ellenizzazione della classe dirigente romana
Nel I secolo a.C., l'aristocrazia romana era profondamente imbevuta di cultura greca, con giovani che studiavano in Grecia e famiglie nobili che collezionavano opere letterarie ellenistiche
Il pubblico romano, culturalmente affine alle corti alessandrine, era dunque predisposto ad apprezzare la poesia ellenistica, con la sua erudizione e la sua tendenza alla brevità e al raffinamento stilistico
Tra la fine del II e l'inizio del I secolo a.C., si assiste alla comparsa dei preneoterici e successivamente dei neoterici, che introdussero una nuova forma di poesia
I preneoterici, tra cui si distingue Quinto Lutazio Catulo, si orientarono verso una poesia di gusto raffinato, con temi leggeri e spesso erotici, in sintonia con i modelli alessandrini
I neoterici, noti anche come poetae novi, furono un gruppo di poeti che introdussero una vera e propria rivoluzione poetica, abbandonando le forme tradizionali romane in favore di composizioni brevi e colte
Cicerone coniò il termine "poetae novi" in senso dispregiativo, criticandoli per il loro stile manierato e per la loro distanza dall'ideale enniano di poesia
I neoterici si distanziarono dai valori tradizionali della società romana, come il dovere civico e l'impegno nella res publica, per concentrarsi sull'esperienza personale e privata
La poesia neoterica si aprì a temi come l'omoerotismo e la pederastia, adattandoli alla cultura romana, e si caratterizzò per la varietà tematica e stilistica, l'uso di metri diversificati e l'alternanza di toni e registri