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La fuga di Renzo in 'I Promessi Sposi' rappresenta un percorso di introspezione e confronto con le avversità naturali. Il capitolo esplora la simbologia della selva e dell'Adda, evidenziando il processo di maturazione del protagonista e la sua rinascita attraverso la superazione delle paure e la riconnessione sociale.
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Renzo intraprende una fuga che lo porta dalla locanda al fiume Adda, un viaggio pieno di difficoltà e turbolenze interiori
Le storie udite dal mercante
Durante la notte, Renzo è assalito da un tumulto di pensieri e preoccupazioni, frutto delle storie udite dal mercante
Le paure infantili e le superstizioni
Nel buio del bosco, le paure infantili e le superstizioni sembrano prendere vita, rendendo il cammino di Renzo ancora più difficile
Nonostante le difficoltà, il suono dell'Adda sprona Renzo a continuare e il ritrovamento di un capanno abbandonato gli offre un temporaneo rifugio
La selva rappresenta per Renzo un luogo di disorientamento e di confronto con le sue paure interiori, simile alla "selva oscura" dantesca
Per Renzo, l'Adda rappresenta un elemento di salvezza e di rinascita, simboleggiando il suo processo di crescita personale e di maturazione
La prima parte del capitolo è caratterizzata da un ritmo meditativo, in cui i pensieri di Renzo si intrecciano con la descrizione dei luoghi
La seconda parte del capitolo è più vivace, con dialoghi e azioni che segnano il ritorno alla realtà sociale di Renzo
L'incontro con il cugino Bortolo rappresenta per Renzo una fonte di sostegno e la possibilità di un nuovo inizio