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Il matrimonio tra Peleo e Teti segna l'inizio di una serie di eventi mitologici che culminano nella guerra di Troia. La discordia di Eris, il giudizio di Paride e l'ira di Apollo sono solo alcune delle vicende che intrecciano il destino degli dei con quello degli eroi mortali come Achille ed Ettore, simboli di valore e tragedia umana.
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Tutti gli dei dell'Olimpo furono invitati al matrimonio di Peleo e Teti, tranne Eris, la dea della discordia, che decise di vendicarsi causando una disputa tra le dee
Eris lanciò una mela d'oro con l'iscrizione "alla più bella" al banchetto nuziale, innescando una contesa tra Atena, Era e Afrodite che portò alla scelta di Paride come giudice
Teti promise di intercedere presso Zeus affinché i Troiani avessero il sopravvento in battaglia, ingannando Agamennone attraverso un sogno e portando a un attacco fallimentare degli Achei
Atena, Era e Afrodite tentarono di corrompere Paride con promesse seducenti, ma egli scelse Afrodite, scatenando l'ira di Menelao e dando inizio alla guerra di Troia
Il rifiuto di Agamennone di restituire Criseide, figlia del sacerdote Crise, portò all'ira di Apollo e a una pestilenza sul campo acheo, risolta solo con la restituzione di Criseide
Le battaglie tra Achei e Troiani furono segnate da atti di grande valore e coraggio, come il duello tra Menelao e Paride e il confronto tra Diomede e Glauco
Dopo essere stato offeso da Agamennone, Achille ricevette la visita di Teti che promise di intercedere presso Zeus per far sì che i Troiani avessero il sopravvento in battaglia, ingannando Agamennone e portando a ulteriori perdite per gli Achei
Con Zeus che proibiva agli dei di intervenire direttamente nel conflitto, Ettore guidò i Troiani a numerose vittorie, finché Atena e Era non riuscirono a indurre Zeus in un sonno profondo e permettere agli Achei di contrattaccare
Dopo la morte del suo amico e compagno d'armi Patroclo, Achille tornò in battaglia armato di nuove armi forgiato da Efesto, desideroso di vendetta e diventando una forza devastante sul campo di battaglia
Achille affrontò e uccise Ettore in uno scontro diretto, dimostrando la sua superiorità come guerriero, ma fu commosso dalla visita di Priamo, padre di Ettore, che implorò la restituzione del corpo del figlio, ponendo fine alla sua ira