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La 'Divina Commedia' di Dante Alighieri, con la sua struttura in terzine incatenate e suddivisione in Inferno, Purgatorio e Paradiso, rappresenta un viaggio allegorico che simboleggia la caduta e redenzione umana. L'opera, ricca di simbolismi numerici e incontri con oltre 500 personaggi, esplora la morale e la spiritualità.
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La Divina Commedia è un poema epico che si distingue per la sua struttura narrativa, che rappresenta un viaggio allegorico dall'inferno al paradiso
Mescolanza di stili
Ogni cantica presenta una mescolanza di stili che spaziano dal comico al tragico, creando un tessuto linguistico ricco e variegato
Variazione del registro linguistico
L'opera adotta uno stile che varia in base ai contenuti trattati, senza seguire un progressivo innalzamento del registro linguistico
Il termine "Divina" fu aggiunto postumo per sottolineare la grandezza e la natura trascendente dell'opera, e compare per la prima volta nell'edizione del 1555 curata da Ludovico Dolce
La "Divina Commedia" fu composta tra il 1304 e il 1321 e iniziò a circolare in copie manoscritte durante la stesura di ciascuna cantica
Le prime edizioni complete risalgono al 1472, con la stampa dell'opera che iniziò nello stesso anno
Il poema è strutturato in terzine incatenate di endecasillabi e suddiviso in tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ciascuna composta da 33 canti, ad eccezione dell'Inferno che ne conta 34, con il primo canto funzionale da prologo generale
L'opera è intrisa di simbolismi numerici, in particolare il numero tre, che rappresenta la Trinità, e il numero dieci, simbolo di perfezione e totalità
La "Divina Commedia" si configura come un viaggio allegorico nell'oltretomba, ispirato da opere letterarie come l'Eneide di Virgilio e le visioni religiose medievali
Il percorso rappresenta una metafora della vita umana, simboleggiando la caduta nel peccato, la redenzione e l'ascesa verso la beatitudine divina