Il decreto-legge è uno strumento giuridico d'urgenza nella Costituzione Italiana, che permette al Governo di agire rapidamente in situazioni di necessità. Richiede la conversione in legge dal Parlamento entro 60 giorni per mantenere la sua efficacia. La Corte Costituzionale controlla la legittimità di tali decreti, mentre il Parlamento può regolare gli effetti dei decreti non convertiti con leggi di sanatoria.
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L'articolo 77 della Costituzione Italiana prevede il decreto-legge come strumento giuridico d'urgenza
Necessità
La "necessità" implica che l'intervento legislativo non possa essere posticipato senza conseguenze negative
Urgenza
L'"urgenza" indica che l'intervento deve essere immediato a causa dell'impossibilità di attendere i tempi dell'iter legislativo ordinario
Il Governo è responsabile della valutazione dei presupposti di necessità e urgenza e deve giustificare l'uso del decreto-legge davanti al Parlamento
Il decreto-legge deve essere presentato al Parlamento immediatamente dopo la sua emanazione
Il decreto-legge deve essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua emanazione, altrimenti perde efficacia retroattivamente
Il Governo deve ottenere la fiducia delle Camere sul decreto-legge durante il processo di conversione
Il Parlamento può apportare modifiche al decreto-legge durante il processo di conversione, purché siano coerenti con l'oggetto e le finalità del decreto
Le modifiche non possono introdurre elementi completamente nuovi o estranei e non possono avere effetto retroattivo, a meno che non sia previsto dalla legge di conversione
Il Parlamento ha il compito di integrare o correggere il decreto-legge prima della sua conversione definitiva in legge
La Corte Costituzionale vigila sull'osservanza dei requisiti di necessità e urgenza nell'uso del decreto-legge
La Corte Costituzionale controlla la correttezza del procedimento di conversione del decreto-legge
In caso di mancata osservanza dei requisiti costituzionali o di materie non modificabili con il decreto-legge, la Corte può dichiararlo incostituzionale
Il Governo è politicamente responsabile di fronte al Parlamento per l'uso del decreto-legge
Il Governo può essere chiamato a rispondere per eventuali abusi o uso improprio del decreto-legge
In caso di mancata conversione, il Parlamento può intervenire con una legge ordinaria per regolare gli effetti dei decreti-legge decaduti
La legge di sanatoria non può estendere la durata del decreto-legge, ma solo disciplinare gli effetti passati