La Guerra dei Cent'anni e le sue conseguenze

L'ascesa delle monarchie nazionali e la Guerra dei Cent'anni

La Guerra dei Cent'anni (1337-1453) fu un conflitto prolungato che segnò un'epoca di transizione verso la formazione delle monarchie nazionali e lo Stato moderno. Il casus belli fu la disputa dinastica per il trono francese, che vide i re inglesi avanzare pretese basate su legami di sangue. Il conflitto si articolò in tre fasi distinte: la prima (1337-1360) caratterizzata dalle vittorie inglesi, come la battaglia di Crécy; la seconda (1360-1422) che vide alti e bassi per entrambe le parti, con il Trattato di Troyes (1420) che sembrava assicurare la corona francese a Enrico V d'Inghilterra; e la terza (1422-1453), durante la quale la Francia, sotto Carlo VII e con l'impulso di Giovanna d'Arco, riuscì a ribaltare la situazione, culminando con la riconquista di Bordeaux e la fine del conflitto.

Giovanna d'Arco e la riscossa francese

Giovanna d'Arco, una giovane contadina lorenese, emerse come figura centrale nella fase finale della Guerra dei Cent'anni. Affermando di aver ricevuto una missione divina, riuscì a convincere Carlo VII a darle il comando di un esercito, con cui sollevò l'assedio di Orléans nel 1429. Questa vittoria fu cruciale per il morale francese e permise l'incoronazione di Carlo VII nella cattedrale di Reims, riaffermando la legittimità della sua dinastia. Catturata nel 1430 e consegnata agli inglesi, Giovanna fu processata per eresia e bruciata sul rogo nel 1431. La sua morte non fermò l'ascesa francese, e divenne un simbolo di unità e resistenza nazionale.

La fine della guerra medievale e l'emergere di nuovi Stati

La Guerra dei Cent'anni fu testimone di significativi cambiamenti nelle pratiche belliche, con l'introduzione di nuove armi e tattiche, come l'arco lungo inglese e le formazioni di picchieri svizzeri. Queste innovazioni riflettevano la necessità di eserciti permanenti e professionali, che richiedevano nuove forme di finanziamento e supporto logistico. Il conflitto accelerò il declino del feudalesimo e rafforzò il potere monarchico in Francia e Inghilterra, gettando le basi per la nascita degli Stati nazionali con un'autorità centrale più consolidata.

Le conseguenze della guerra in Francia e Inghilterra

La Guerra dei Cent'anni ebbe conseguenze profonde in Francia, dove causò devastazioni e perdite demografiche, ma anche un rinnovamento politico. Carlo VII rafforzò l'autorità regia, limitando il potere delle assemblee feudali e promuovendo l'unificazione del regno. L'annessione del Ducato di Borgogna nel 1477 sotto Luigi XI fu un passo ulteriore verso l'unità nazionale. In Inghilterra, il conflitto non devastò il territorio ma esacerbò tensioni interne, portando alla Guerra delle Due Rose, una lotta dinastica che si concluse con l'ascesa di Enrico VII Tudor nel 1485. Il suo matrimonio con Elisabetta di York unificò le fazioni contendenti e inaugurò un periodo di stabilità sotto la dinastia Tudor.

La trasformazione politica e militare post-conflitto

Il periodo successivo alla Guerra dei Cent'anni vide importanti trasformazioni politiche e militari in Francia e Inghilterra. In Francia, Carlo VII e i suoi successori centralizzarono ulteriormente il potere, mentre in Inghilterra Enrico VII limitò l'influenza della nobiltà e controllò il Parlamento. Entrambi i regni si concentrarono sull'ordine interno e sulla creazione di eserciti nazionali, segnando il passaggio da una società feudale a una più centralizzata e moderna. La Guerra dei Cent'anni fu così un catalizzatore per il cambiamento politico e sociale, che avrebbe definito l'Europa per i secoli successivi.