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La violenza di genere e domestica, con radici storiche profonde, ha visto cambiamenti normativi significativi. Dalla protezione del vincolo coniugale del Codice Rocco, alla tutela dei diritti umani con la Costituzione del 1948, fino alle recenti misure del Codice Rosso, la legislazione si è evoluta per contrastare più efficacemente questi fenomeni. La Convenzione di Istanbul e la legge italiana n.69 del 2019 rappresentano punti di svolta nella lotta contro la violenza sulle donne.
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Il Codice Rocco prevedeva reati specifici per contrastare la violenza familiare, ma con una minore severità nell'incriminazione di reati come l'omicidio in ambito familiare
L'articolo 2 riconosce e garantisce i diritti inviolabili della persona, ponendo le basi per una tutela più efficace contro la violenza di genere
La Convenzione di Istanbul del 2011 e la CEDAW del 1979 hanno dato un impulso significativo alla lotta contro la violenza di genere, definendo la violenza domestica e di genere e sottolineando la necessità di strumenti preventivi e cautelari
La legge ha introdotto modifiche al codice penale e di procedura penale per contrastare la violenza domestica e di genere, incluso lo stalking
La legge ha riconosciuto la gravità delle condotte ripetute e lesive dell'identità e dell'autodeterminazione delle vittime
La violenza domestica può avere effetti negativi sullo sviluppo morale e sociale dei minori, quindi la legge ha introdotto misure per proteggerli
La Corte di Cassazione ha riconosciuto che la violenza di genere è spesso il risultato di modelli culturali di dominio maschile
La legge ha introdotto il reato di stalking per contrastare le condotte persecutorie che generano ansia e paura nelle vittime, spesso all'interno di relazioni affettive preesistenti
Il Codice Rosso ha innalzato le sanzioni penali per la violenza sessuale, definita come l'atto di costringere o indurre la vittima a compiere o subire atti sessuali senza un valido consenso